La qualità dell’aria negli ambienti confinati è un importante elemento per la salute dell’uomo, perché nel mondo occidentale le persone trascorrono la maggior parte del loro tempo all’interno degli edifici, nelle residenze, nelle scuole, nelle case di riposo, ospedali e altri ambienti. Sono molti gli elementi che con la loro presenza determinano la qualità dell’aria, alcuni sono di natura fisica, altri sono composti chimici che possono essere irritanti o tossici e un ultimo elemento è la presenza di microrganismi che svolgono il loro ciclo vitale negli ambienti confinati. Questi possono indurre infezioni nell’uomo, reazioni allergiche o risultare tossici a causa del rilascio dei prodotti tossici.
Se il problema non è conseguente ad una perdita o ad un guasto è probabilmente causato dal fenomeno fisico della “CONDENSAZIONE”. Tre sono i possibili fattori che contribuiscono alla condensazione dell’acqua sulle superfici degli edifici:
– alta umidità interna:
il fenomeno della “condensa” appare quando l’aria interna, presente in una stanza, non può contenere l’elevato livello di umidità: per esempio, quando si effettua una doccia o un bagno, si viene a creare il vapore acqueo, in quanto l’aria interna non può più contenere tutta l’umidità; risultato, appaiono gocce di acqua che si sviluppano inizialmente sulle superfici fredde quali specchi e davanzali.
– bassa temperatura delle pareti/superfici:
La bassa temperatura: il fenomeno della ‘condensa’ si evidenzia quando fa freddo. L’aria umida viene a contatto con le superfici interne fredde, si forma come una ‘nebbiolina’ e poi compare l’acqua che inizia a scorrere lungo le finestre causando una umidificazione dei serramenti e la ‘marcescenza’ della carta da parati. La comparsa dell’umidità la si può notare sulle pareti del lato più freddo di ogni appartamento/casa esposta a Nord e in particolare negli angoli della stanza.
– scarsa ventilazione: La scarsa ventilazione:
l’umidità dell’aria interna agli appartamenti può essere ridotta con una efficiente ventilazione. Se siamo in presenza di un insufficiente ricambio di aria, l’umidità si accumula all’interno comportando una maggior condensazione; le pareti rimangono fredde quando non vi è una libera circolazione dell’aria. La muffa si può quindi generare dove è più scarsa questa movimentazione di aria, per esempio nel seminterrato o dietro agli armadi; quindi aree con bassa ventilazione e con presenza di pareti fredde sono soggette al rischio della formazione di muffe.